La Federazione Nazionale Insegnanti Centro di iniziativa per l'Europa (FENICE) (IT) in collaborazione con le Università di Grenoble Alpes (FR), Alicante (ES) e Open University (UK), partner del progetto "LMOOC per studenti universitari in mobilità" (Mooc2Move), finanziato nell'ambito del programma Erasmus +, organizza la quarta conferenza internazionale su MOOC, apprendimento delle lingue e mobilità: progettazione, integrazione, riutilizzo
A causa della pandemia di coronavirus abbiamo trasformato la Conferenza di Napoli in una Conferenza online mantenendo invariate le date del 9-10 aprile 2021. La partecipazione e le presentazioni saranno quindi virtuali. Dettagli tecnici speciali e formazione verranno forniti ai partecipanti prima della conferenza.
Questa quarta conferenza internazionale mira a riunire professionisti dell'istruzione superiore, esperti di CALL (Apprendimento linguistico assistito da computer) e di linguistica applicata e tecnologi linguistici di tutto il mondo per discutere questioni relative a tre aree tematiche di ricerca, quali MOOC, insegnamento / apprendimento delle lingue e mobilità degli studenti, fornendo un forum per lo scambio di idee, risultati di ricerca e risultati tecnici.
Gli istituti di istruzione superiore di tutto il mondo cercano di potenziare l’offerta formativa agevolando l’accesso e l’integrazione/inclusione in tutti gli aspetti del percorso didattico- educativo. Questo comporta la creazione di un insegnamento più inclusivo e di un ambiente di apprendimento che meglio mette in grado studenti e facoltà di svilupparsi pienamente da un punto di vista cognitivo, sociale, emotivo e professionale, nel rispetto delle loro identità individuali e di gruppo. A tal fine uno strumento sempre più diffuso è il MOOC ((Massive Open Online Course) che ha segnato una pietra miliare nell’uso della tecnologia per l’istruzione. L’estensione, il potenziale e le possibilità dei MOOC sono significative. Tuttavia non sono utilizzabili solo in una estensione globale, la stessa tecnologia può essere utilizzata per migliorare l'insegnamento nel campus e la formazione all'interno di aziende e istituzioni.
L'Europa moderna è caratterizzata dalla mobilità di studenti e professionisti. Qualunque sia la ragione per lo spostamento verso e all'interno dell'Europa, per esempio per intraprendere studi, iniziare una nuova professione, riunire la famiglia, o cercare rifugio –la conoscenza della lingua della comunità in cui si va a vivere svolge un ruolo chiave nel processo di integrazione sociale e professionale. Il recente arrivo di rifugiati e richiedenti asilo ha aggiunto un ulteriore strato di mobilità e ha rafforzato la sfida a sviluppare percorsi di integrazione per i diversi gruppi di persone. La maggiore mobilità ha posto sfide significative. Fin dal 1990 la sperimentazione e valutazione linguistica hanno giocato un ruolo nel modo in cui gli Stati europei hanno risposto a queste sfide, con test linguistici utilizzati in modi diversi per le procedure che disciplinano la residenza di medio termine, l'immigrazione e l'accesso alla cittadinanza. Questa tendenza ha portato anche ad un dibattito in corso sull’etica, la giustificazione, la correttezza e l'utilità del ruolo di utilizzare test linguistici in contesti di immigrazione, integrazione e mobilità.
Infine gli studenti che partecipano a programmi di mobilità (come Erasmus +) di solito hanno un livello B2/B1 di competenza linguistica e si iscrivono a corsi universitari in cui essi sono tenuti a superare le notevoli difficoltà del linguaggio accademico e ad organizzare l’apprendimento in modo autonomo ed indipendente. Tuttavia, le competenze necessarie per l’uso quotidiano di un linguaggio standard differiscono notevolmente da quelle richieste per la comunicazione in contesti accademici.
La conferenza esplorerà tre fenomeni principali: